Autore: Hanns Heinz Ewers
Otto preziose schegge di horror: macabri racconti capaci di condurci negli inferi delle nostre angosce. In ognuno emerge una diversa figura femminile tratteggiata nelle sue capacità di esaltare e distruggere: donna come ossessione in grado di far precipitare la mente nell’oblio, musa ispiratrice, creatura divina o maledetta che conduce a rinunciare alla vita, oggetto di un amore sognato immortale ma rivelatosi fragile e deperibile, luce dei sensi e sentimento buio e irraggiungibile. Precursore del surrealismo e della psicanalisi, Ewers oscilla di continuo tra il conscio e l’inconscio, alternando il logico al fantastico, il quotidiano all’inverosimile.
Allievo e seguace di Hoffmann e di Edgar Allan Poe, tutta la sua opera è venata di mistero e di una speciale atmosfera erotica e macabra, allucinante e grottesca. I racconti che presentiamo rimangono tra i più riusciti esempi di letteratura “nera”.
Dove finisce la realtà e dove comincia l’incubo?
Le migliori cronache macabre, intrise d’inquietante erotismo,
dall’erede tedesco di Edgar Allan Poe!
Autore
Hanns Heinz Ewers (1871-1943), narratore e saggista, sceneggiatore teatrale e traduttore, è considerato uno dei principali maestri della letteratura fantastica tedesca. Numerosissimi i suoi romanzi e racconti, tra cui Il vampiro, La Mandragora e L’apprendista stregone, più volte trasposti sul grande schermo.