Autore: Avner
Dall’ostilità razzista di Anversa al rifugio e all’isolamento di Eilat, punta avanzata sul Mar Rosso dello Stato Israeliano e orgoglioso caposaldo di sbandati e avventurieri di ogni genere: questi i confini emblematici dell’iter morale e materiale di un giovane ebreo, incapace di dimenticare le brucianti umiliazioni dell’adolescenza e tuttavia non ancora maturo per ritrovare in un comune sforzo di ricostruzione il fine ultimo dei suoi ideali di fratellanza e di riscatto.
Al centro di questo tormentoso cammino l’esperienza dell’attività terroristica svolta in seno all’organizzazione clandestina Lehi, volta a colpire ferocemente l’autorità britannica dell’allora mandato palestinese.
Il fascino di un’azione eroica, assorbendo totalmente l’inquieta personalità del protagonista, gli renderà impossibile un immediato e ragionevole inserimento in uno Stato ormai pacificato e indipendente, e solo una dolorosa catarsi potrà convincerlo che ogni cosa ha un suo tempo: un tempo per uccidere, un tempo per edificare.
Un racconto drammatico e avvincente
per farci riflettere sulle condizioni degli oppressi:
un terrorista israeliano che rimette in gioco
tutti i nostri preconcetti su chi siano
i buoni e i cattivi della Storia!
Autore
Avner è lo pseudonimo del più efferato terrorista israeliano del dopoguerra. Di lui non sappiamo altro, eccetto quel che è scritto in queste sue memorie.