Il santo maledetto

Il santo maledetto

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Autore: Paolo Buchignani

Un potente ritratto letterario, questo romanzo storico, originale trasfigurazione narrativa di quel “santo maledetto” che fu Marcello Gallian.
Un vero artista d’avanguardia, ribelle irriducibile, innamorato del Duce e della Rivoluzione.
Nelle pagine del libro compare con il nome di Matteo Galati, si ritira in incognito nella Certosa di Farneta e, prossimo alla morte, in quell’anno cruciale che fu il 1989, racconta la sua storia affascinante e tragica, segnata nel profondo dai miti, dagli errori e dagli orrori di un secolo che volge al termine.
Matteo-Marcello ne attraversa, puro e disarmato, le vicende decisive: dalla Grande Guerra all’avventura fiumana di D’Annunzio, dal fascismo al secondo conflitto mondiale. Ma anche ambienti e mondi diversi: i ricevimenti a Corte imposti dalle sue origini nobiliari in contrasto con l’immersione catartica tra gli anarchici di Trastevere e nei bassifondi romani, fra miseria, postriboli e conati di rivolta.
Il monastero di Firenze (dove entra adolescente per diventare santo e salvare il padre adultero dalle fiamme dell’inferno) contrapposto alla “Marcia su Roma” e alla visita a Palazzo Venezia per convincere Mussolini a edificare la “Città del Sole” di Campanella.
Infine, nel secondo dopoguerra, la Stazione Termini, costretto dalla fame a trafficare con la borsa nera, fra ladruncoli e accattoni. In quel periodo, amareggiato e deluso ma incapace di voltare gabbana, il promettente scrittore degli anni Trenta, caduto in disgrazia e spinto dal bisogno, diventa anche un “ghostwriter”, ridotto a vendere il suo ingegno a illustri personaggi abilmente transitati, nello spazio d’un mattino, dall’Italia mussoliniana a quella democratica e antifascista.


“Questo è uno che guarda agli uomini e alle donne
con la realtà con cui sono fatti, fino in fondo,
e ne trae quella vita che era il massimo pregio dei vecchi scrittori russi
e di tutti gli scrittori che hanno contato e che contano.”
– Romano Bilenchi sulla raccolta di racconti di Buchignani L’orma d’Orlando


“Li chiamavano comunisti neri.
O, più di frequente, fascisti rossi.
Erano quegli ex seguaci di Mussolini degli anni Quaranta
che aderirono anziché al partito della fiamma tricolore a quello di Palmiro Togliatti.
Di loro la storia ufficiale si è occupata pochissimo. Quasi niente. A torto.”
– Paolo Mieli sul saggio di Buchignani Fascisti rossi –


Autore
Paolo Buchignani storico e scrittore, insegna Storia Contemporanea all’Università per Stranieri di Reggio Calabria. Collaboratore di Nuova Storia Contemporanea e di Nuova Rivista Storica, ha pubblicato numerosi saggi sulle avanguardie, sul fascismo e sulle interpretazioni del Risorgimento nelle culture politiche novecentesche. Tra i suoi libri più significativi: Marcello Gallian. La battaglia antiborghese di un fascista anarchico (Bonacci 1984); Un fascismo impossibile. L’eresia di Berto Ricci nella cultura del Ventennio (Il Mulino 1994, Premio Luigi Russo ’94); e poi i bestseller Fascisti rossi (Mondadori 1998, Oscar Mondadori 2007) e La rivoluzione in camicia nera (Mondadori 2006, Oscar Mondadori 2007). Come narratore, ricordiamo il romanzo Santa Maria dei Colli (1996) e le raccolte di racconti L’orma d’Orlando (1992) e Solleone di guerra (2008), con la prefazione di Carlo Lizzani.

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Data di inserimento in catalogo: 21.05.2014.

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